
Pubblichiamo la nota di presentazione dell’evento che si terrà il 25 ottobre al Casale della Cervelletta, presso la biblioteca Vaccheria Nardi. Un incontro, dal titolo “Gente del Casale”, per ricordare e celebrare la memoria e i saperi di chi si battè per preservare questo angolo di Agro Romano. Oggi come 120 anni fa La Cervelletta sta combattendo per sopravvivere alla desolazione e al degrado.
“Tutto l’ultimo decennio dell’Ottocento è per l’agricoltura romana un periodo di crisi profonda. Drammatico è il tono con cui la crisi viene descritta dalla pubblicistica: “… ristrettasi la produzione dei cereali s’è venuto sempre più allargando il pascolo poiché nulla di più semplice, di più comodo, di più sicuro che vendere le erbe spontanee ai pecorari nella stagione d’autunno e d’inverno, riserbando per la falciatura le erbe primaverili. Il numero delle tenute abbandonate dagli antichi affittuari diventa enorme; i proprietari non sanno trovare altro espediente che vendere le erbe ai pastori nomadi.”
Nello stesso periodo, Roma è circondata da campagne desolate e paludi malariche, con pochi campi coltivati. L’Agro Romano è un insieme di latifondi con pochissimi dei 204 proprietari che vi abitino o che si interessino della coltivazione.
In questo contesto si inserisce una delle più interessanti pagine della storia di Roma che trova nella tenuta della Cervelletta il proprio epicentro.
È la bonifica portata avanti in quella tenuta da un pugno di agricoltori lombardi. Nei loro confronti abbiamo un debito di centoventi anni che con questo incontro vogliamo cominciare ad onorare”.
Commenti recenti