
Ingresso Ippodromo Tor di Valle (ph. Luca Verducci)
Pubblichiamo il documento sottoscritto da molteplici realtà associative e comitati che da lungo tempo si battono contro l’idea di realizzare il famigerato stadio a Tor di Valle. Nel timore di accelerazioni fuori norma per giungere rapidamente a conclusioni che devono invece essere decise nelle sedi proprie e secondo le regole previste, i promotori della nota, anche in considerazione di una possibile continuazione della Conferenza dei servizi aperta dalla Regione Lazio per recepire il nuovo progetto, hanno provveduto ad inviare il comunicato stesso alla Sindaca di Roma e al presidente della Regione Lazio, nonché agli assessori comunali e regionali, ai consiglieri comunali e ai capigruppo regionali.
Di seguito il testo del comunicato:
“ STADIO a TOR di VALLE”: il sito del Comune di Roma e le cronache dei giornali annunciano situazioni sconcertanti:
– L’approvazione di una Delibera della Giunta di Roma Capitale “con cui si conferma l’interesse alla realizzazione del progetto dello stadio a Tor di Valle e si conferisce mandato al Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica di procedere alla revisione della determinazione del pubblico interesse, dichiarato con deliberazione dell’Assemblea capitolina n.132/2014 sulla base di una proposta progettuale, purché sia adeguata al mutato quadro delle condizioni e a nuovi obiettivi prioritari. Tra gli obiettivi, riduzione 50% cubature, superamento rischio idrogeologico, potenziata ferrovia Roma-Lido, unificazione via Ostiense-via del Mare, edifici a basso impatto ambientale ed alti standard energetici”.
– La possibile continuazione della Conferenza dei servizi aperta dalla Regione Lazio sul progetto definitivo precedente, derivante dalla Delibera Comunale 132/2014, per recepire il nuovo progetto, nonostante il 3 marzo scorso i lavori della stessa conferenza dei servizi siano stati dichiarati chiusi.
Chiediamo alle Amministrazioni della Regione Lazio e di Roma Capitale di chiarire l’inconsistenza di questi propositi, fugando ogni timore di accelerazioni fuori norma per giungere rapidamente a conclusioni che devono invece essere decise nelle sedi proprie e secondo le regole previste.
1.- Si sciolga l’equivoco sul termine della Conferenza dei servizi, aperta sul progetto definitivo presentato da Eurnovasrl in base alla Delibera del 2014. Si continua a presentare, sui media e da parte dell’Amministrazione Capitolina e della Regione, la chiusura del procedimento, il 5 aprile prossimo, come una seduta della Conferenza nella quale eventualmente esaminare se il nuovo progetto, accennato nelle linee guida della Delibera di Giunta del marzo 2017, possa essere considerato come una variante non sostanziale di quello precedente, sottacendo che il 3 marzo scorso vi è stata l’ultima seduta utile.
In quella data è stata rigettata la richiesta di ulteriore proroga e sono stati acquisiti definitivamente i pareri negativi di Regione (compresa la VIA negativa), Comune di RomaCapitale e Città metropolitana e l’unico parere favorevole con prescrizioni da parte dello Stato. Altrimenti si determinerebbe la situazione illegale nella quale una Conferenza non prorogata continua, invece, e definisce fuori termine conclusioni differenti da quelle derivanti dai pareri acquisiti nei termini di legge.
2- Escluso dunque che la CdS possa esaminare varianti del progetto già definito con i relativi pareri alla conclusione dei propri lavori, il nuovo progetto può configurarsi solo come tale – nuovo – e richiedere una nuova Deliberazione del Consiglio Comunale e una nuova Conferenza dei Servizi decisoria.
La accennata Delibera della Giunta Raggi -in realtà una semplice manifestazione di intenti o piuttosto di interesse alla realizzazione dello Stadio-conferisce al competente Dipartimento il mandato di rideterminarne il progetto e l’interesse pubblico. Conferma dunque che non è stato approvato alcun progetto né deciso l’interesse pubblico; il quale peraltro potrà semmai essere riconosciuto solo dall’Assemblea capitolina. Così come l’accenno alla qualità dei materiali e alla sostenibilità dell’impatto ambientale testimonia ulteriormente che non può trattarsi del progetto ex 2014 pesantemente colpito dalla conclusione negativa delle analisi di VIA.
Ovvero: il progetto frutto della “trattativa” tra Sindaca e Proponenti – per evitare illegittimità con pesanti ricadute sulle Amministrazioni e contenziosi – deve essere sottoposto a una nuova CdS interna preliminare, proposto dalla Giunta e adottato dal Consiglio Comunale, previo esame delle Commissioni competenti, acquisizione dei pareri dei Municipi, conclusione dello specifico processo partecipativo. Per essere alla fine approvato dall’Assemblea Capitolina, con risposte argomentate alle osservazioni presentate dai cittadini. Solo allora su di esso si potrà aprire una nuova specifica Conferenza dei Servizi decisoria. Né è fondato definire la prossima Delibera una Delibera di “novazione”, cioè di mera ricognizione e presa d’atto delle mutazioni dei reciproci obblighi contrattuali discendenti dalla Delibera/2014.
3.- Tra gli argomenti che consigliano prudenza e responsabilità in funzione dell’autotutela da parte delle Amministrazioni e dell’attenzione da porsi sulla conferma dell’interesse pubblico nella realizzazione dell’opera “Stadio e Business Park” sia pure senza grattacieli, vi è l’esame approfondito delle proprietà delle aree coinvolte nell’operazione e della solidità finanziaria e operativa della società Eurnovasrl. In varie cronache si ipotizzano contenziosi e situazioni patrimoniali non esenti da ombre di cui si chiede ampia e approfondita documentazione e informazione pubblica.
4.- Le Amministrazioni Regionale e Comunale sono direttamente responsabili, come espressione delle comunità che rappresentano, della tutela e valorizzazione dei beni pubblici, segnatamente di quelli rilevanti nella storia della città. La procedura di apposizione del vincolo di interesse culturale, aperta dal MiBACT sul complesso dell’ex Ippodromo, dovrebbe vedere tali Amministrazioni in prima fila nello scongiurare qualsiasi manomissione e anzitutto assumersi in prima personail dovuto compito di contribuire all’apposizione del vincolo -in parte corrispondente peraltro con le previsioni della Carta per la Qualità- evitando di dare anche solo l’impressione che la cosa non le riguardi e sia addirittura un fastidioso impiccio.
Roma, 3 aprile 2017
Comitato Salviamo Tor di Valle dal Cemento, Comitato Pendolari Roma Ostia , C.A.L.M.A., Italia Nostra sezione di Roma, Forum Salviamo il Paesaggio di Roma e Lazio, Consiglio Metropolitano Partecipato, Respiro Verde, Federconsumatori Lazio, Agro Romano Bene Comune, Associazione Diritti dei Pedoni, Progetto Celio, Coordinamento Associazioni del Centro Storico, Civiltà Nova, Comitato di Quartiere Axa Sicura, Roma Nuovo Secolo, Comitato Tor Carbone, Comitato di Quartiere Casal Palocco, Brigate Verdi, Viviamo Vitinia, CdQ Sopra e Sotto Quadraro, Comitato Roma XII Pisana Estensi, CdQ Collina di Pietralata, Consiglio Eur, Comitato per la salvaguardia di Grotta Perfetta, SOS Ambiente X Municipio, Reti di pace lab .Monteverde, Associazione Città Plurale – Matera.
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