Il Forum Salviamo il Paesaggio sostiene convintamente, pubblicando integralmente il testo, il comunicato stampa con il quale Italia Nostra sollecita l’assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Roma, Giovanni Caudo, a mantenere la promessa relativa all’organizzazione di una conferenza urbanistica cittadina.
“Non si possono far votare nuove insostenibili cubature”, ammoniscono dalla nota associazione da sempre in difesa del patrimonio storico, artistico e naturale italiano, “senza prima discutere con la città il futuro del suo territorio”.
“Il 28 maggio alla Casa dell’Architettura l’Assessore Giovanni Caudo ha illustrato gli esiti del lavoro di analisi e sintesi basato sulle Carte dei valori uscite dagli incontri con i cittadini nei 15 Municipi.
Rappresentanti di Italia Nostra hanno partecipato ad alcune di queste riunioni chiarendo che non le si poteva considerare vere e proprie conferenze urbanistiche in quanto mancava la preventiva analisi di quanto aveva prodotto dal 2008 il Piano regolatore vigente e in particolare sulla situazione di tutte quelle opere pubbliche che dovevano essere realizzate dagli Accordi di Programma, dalle cosidette “opere a scomputo” dei Piani di Recupero urbano e dai Piani di zona 167 ; opere che non sono state effettuate a differenza degli edifici che dovevano garantirle.
A tale proposito Italia Nostra Roma ha consegnato e letto un suo documento durante le conferenze alle quali hanno partecipato suoi rappresentanti. Da allora la situazione del Comune è notevolmente peggiorata su tutti i fronti e appare sempre più grave la continua uscita di ulteriori debiti da caricare sul già disastrato bilancio.
Dal punto di vista urbanistico ogni giorno si vengono a conoscere i fallimenti e i costi provocati dalle “grandi opere”. Dopo la “Nuvola” esce la vicenda della Nuova Fiera di Roma dove oltre al flop di una scelta di luogo errata sono a rischio addirittura le strutture del 2006.
L’Assessore Caudo non può continuare la sua politica urbanistica invasiva come se niente fosse. E’ suo dovere avere finalmente un confronto trasparente con la città”.
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