Italia Nostra per l'Assessore Giovanni Caudo

 

L’associazione da sempre impegnata per la tutela del patrimonio storico e culturale italiano esprime in una nota la propria solidarietà all’assessore alla trasformazione urbana del Comune di Roma, Giovanni Caudo. “È preoccupante”, si legge, “che appena insediato si chieda di levargli la delega sull’urbanistica. Qualcuno non vuole che verifichi la regolarità degli atti dell’assessore Corsini?”

Nel comunicato stampa si sottolinea, poi, come l’associazione non abbia ancora incontrato “il nuovo assessore, ma presto vorrà esporgli delle richieste, tra cui quella di verificare la legalità di una serie di delibere che sono state approvate negli ultimi anni a cominciare proprio da quelle che hanno prodotto, utilizzando le cosiddette compensazioni, inaccettabili regali ai costruttori e alla rendita fondiaria, privando di ogni controllo lo sviluppo della città”.
“Valga per tutti il caso dell’edificazione dell’unica area destinata a verde pubblico della Collina Fleming, che aveva un vincolo nel piano territoriale paesistico Valle del Tevere n.15/8 che recitava: ‘È fatto divieto di modificare il rapporto esistente tra aree libere ed aree edificate, è pertanto vietata la costruzione di nuovi edifici’. Oggi su quell’area stanno per arrivare ben 39.000 metri cubi. come è potuto avvenire?”.

“Italia Nostra, inoltre”, aggiunge la nota, “chiederà all’assessore d’informare la città sulla attuale situazione dei tanti accordi di programma approvati in Consiglio Comunale e poi dalla Regione Lazio che hanno fatto sorgere velocemente le cubature private mentre , dopo tanti anni, i cittadini non vedono realizzate le opere pubbliche che dovevano giustificare tali cubature. Anche qui valga per tutti il caso dell’accordo per Piazza dei Navigatori, che doveva realizzare il sottopasso a via Cristoforo Colombo e creare un grande parco per quel quartiere. Mai visti, ma è ben visibile il nuovo enorme edificio di un noto costruttore”.

“Sorge il dubbio che, oggi, chi sta attaccando l’assessore Caudo non voglia che vengano fuori gli scheletri dagli armadi dell’assessorato più potente di Roma.

Ci risulta, tra l’altro, che il blocco della delibera di Casal Giudeo, contestato nella riunione congiunta delle commissioni comunali, è stato deciso per autotutela dal Segretario Generale e dal direttore del Dipartimento Urbanistica per i dubbi sulla sua legittimità, alla luce di una sentenza del Tar. L’assessore non ha fatto altro che il proprio dovere di non delegittimare l’operato dei due funzionari”.

“Italia Nostra è certa”, conclude la nota, “che il Sindaco Marino, che ha fatto della legalità uno degli impegni principali della sua campagna elettorale, vorrà sostenere l’attività del proprio assessore mantenendogli tutte le deleghe, respingendo decisamente l’attacco che gli è stato rivolto in questi giorni”.